Being Blanche…and le vent!


No, non c’è il vento ora dove abito. Ma vorrei che ci fosse.

Per avere la sensazione che quella brezza che ti accarezza la pelle e i capelli possa cambiare tante cose… Come una tazza di the che ti riscaldi quando fuori fa freddo, come un maglione che pur standoti un po’ troppo largo aderisce così perfettamente alla tua figura, come una bella canzone che con la sua carica ti faccia vedere il mondo in modo diverso, come un bel libro che con le sue pagine di storia ti faccia, per un attimo, non pensare…

Ma non c’è il vento dove abito io, ora. Posso solo consolarmi con un po’ di musica e Vianne Rocher.

E pensare che, con quel pizzico di brezza, sia semplice prendere decisioni, partire, restare, ritrovare e assaporare le piccole cose, essere disponibile e non ricevere la solita moneta come pagamento (quella che richiedo io basterebbe poco per averla ma, chissà come mai, non fa quasi mai parte del portafoglio della persone), imparare a dire più no e meno sì, mettere i puntini sulle I, una volta per tutte…Fare propositi che poi si avverino, sognare e non stare a scontrarsi con le stesse persone che prima dicono una cosa e poi esattamente l’opposto, imparare il modo per non perdere le cose, non dover stare a guardare i movimenti della luna per sapere come si comporterà il mondo nei tuoi confronti ma sapere che avrà quel carattere dalla mattina alla sera…

Non serve il vento per questo. Ho già deciso e compreso a fondo così tante cose dal mio punto di vista.
No, non ho bisogno del vento, ho imparato a conviverci e ad averci a che fare.

Ma vorrei che ci fosse…per gli altri.

“V’la l’bon vent, v’la l’joli vent
V’la l’bon vent m’amie m’appelle
V’la l’bon vent, v’la l’joli vent
V’la l’bon vent m’amie m’attend”

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