Being Blanche…and Saint Patrick’s Day!


Se c’è un giorno dell’anno in cui veramente vorrei essere da un’altra parte del globo (non che non lo sia i restanti 364 giorni) beh, quel giorno è oggi! Saint Patrick’s Day!

Il giorno di San Patrizio…in Irlanda, in un pub, con tanta musica attorno, una bella pinta di Guinness, la bella parata lungo le vie di Dublino circondata da tanta gente con i capelli rossi, le lentiggini e tanta voglia di divertirsi. Perchè l’Irlanda è così.
Non la capisci fino in fondo finchè non la visiti, non stai a contatto con  la gente, non condividi i loro sogni, le loro aspettative, il loro modo di essere e la loro assoluta semplicità.
La semplicità dei fiori che trovi ad ogni angolo delle stradine tortuose che ti portano lontano…verso panorami mozzafiato, l’allegria dei pub con quel misto di odori di birra e carne appena cotta, lo stridio delle corde dei violini che suonano e suonano ancora fino a che l’adrenalina contagiosa di quelle melodie non ti arriva fin dentro le ossa, fino a che i tuoi piedi non cominciano a battere freneticamente il tempo dei reel, la malinconia dei tramonti a Connemara, quando il cielo diventa ancora più blu e si fonde, quasi scontrandosi, con il verde dell’erba di campo, le pietre rose dai venti di Black Head che ricordano i tempi passati e la struggente sensazione di felicità quando, a Galway, scrutando l’orizzonte in lontananza, vedi le isole Aran, la limpidezza silenziosa di Glendalough, uno squarcio di pacatezza tra i monti Wicklow, il gaelico e la sua ruvidezza così musicale e l’assoluta e ferma convinzione degli irlandesi che il nomignolo dato a Saint Patrick sia St. PADDYEVER e St. PATTYNEVER!

Happy St. Patrick’s Day to you all!! 🙂

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