Mamma mia…sono tornata ora da una delle giornate più lunghe della mia vita…che è consistita nel montare gazebi dalle 14 alle 18 del pomeriggio sotto il sole cocente 🙂
Ma non mi lamento…mi sono divertita perchè questo, dopotutto, è Saremo al C’entro!
Condivido con voi un articolo scritto un po’ di tempo fa dalla sottoscritta che ha il merito di descrivere quello per cui ora, le mie mani e la mia testa sono troppo stanche per battere sui tasti del pc…l’ho scritto un po’ di anni fa. Ma credetemi, è attuale ancora oggi!
“Ci risiamo! Anche quest’anno “Saremo al C’entro” è alle porte e come sempre tra mille preparativi ed impegni si vedono all’orizzonte i volti di tutti quelli che, anno dopo anno, si ritrovano insieme per questa fantastica avventura. Una 3 giorni che, in realtà, copre molte più delle canoniche 72 ore! 72 ore in cui tutto può succedere e di cui è difficile dimenticarsi se le si è vissute in modo così intenso tanto da lavorare gomito a gomito per settimane per far si che tutto vada come deve andare. La schiera dei collaboratori anche per questa edizione di Saremo è nutritissima: 100 persone! Ognuna con mansioni diverse si occupa del proprio spazio con grande dinamismo e laboriosità per rendere lo spettacolo sempre più divertente e sorprendente.
Quelli che…sono alla regia, alle luci, al mixer e che sotto il loro gazebo, incuranti del sole a picchio, continuano a far provare i partecipanti al concorso…ma non solo; quelli che montano e smontano il palco senza guardare mai l’orologio che scorre; quelli che sono sul palco presentando, partecipando agli sketch e dandogli un po’ del loro; quelli che addetti al palco sistemano le spie per gli strumenti musicali; quelli che addetti ai microfoni accendono le voci di tutti; quelli che sono al backstage che curano l’aspetto recite e sketch trovando di tutto e costruendo altrettanto; quelli che la loro casa per 3 giorni diventa un gazebo, gli addetti merchandising, bar e stands che si occupano di rendere la permanenza di tutti il più piacevole possibile; quelli che si occupano delle relazioni con l’esterno, immersi tra scartoffie e vetrine; quelli che si occupano del concorso fotografico garantendo che la fantasia e l’espressività del singolo volino; quelli che scattano quelle foto che fanno da cornice e da ricordo a questa esperienza; quelli che sono lì sempre, dalla mattina alla sera, che hanno le mansioni più disparate e sui quali puoi contare sempre…per qualsiasi cosa.
Si dice spesso che nulla è impossibile…in questi casi, forse, è vero. Niente è veramente impossibile se si è così in tanti da renderlo possibile: buttandosi a capofitto in un progetto, dando il tutto per tutto e per tutti, rimboccandosi le maniche e tirando fuori le sfaccettature più belle del proprio carattere e della propria unicità: quella verve, quella manualità, quella voce, quella recitazione, quelle capacità che nessuno credeva di avere ma che, in realtà, si plasmano e si affinano con le esigenze. Necessità che ogni anno un’ esperienza come “Saremo al C’entro” propone attraverso le novità e il loro, conseguente, bagaglio di difficoltà. Un lavoro tanto intenso da arrivare così stanchi da dormire in piedi ma che tra risate, scherzi e tanta voglia di stare insieme e di partecipare unisce e lega anche le persone più diverse. Ogni 365 giorni trovi sempre la voglia di fare stampata su quei volti…e ogni anno si è ancora là fra cavi, microfoni, cartoni, abiti, gadgets, bibite, forbici…insieme!”