Being Blanche and farewells

C’è una domanda che mi ronza in testa da un po’ di giorni ormai:
Qualcuno sarà mai stato tanto lungimirante da mettere insieme le diverse accezioni del SALUTO?

Io credo di no…e se mi sbaglio siete  autorizzati a farmelo notare…

Dunque, vediamo…esiste un insieme più o meno ampio delle declinazioni dell’usanza-saluto

Il CIAO: quella piccola parolina che di norma ha un significato perlopiù positivo e che si rivolge alle persone che si conoscono da un tempo abbastanza ampio per evitare A) di rivolgergli un più formale Buonasera e B) una meno formale scrollata di spalle che denota una certa noncuranza per il soggetto che ti sta di fronte. In parole povere: “ok, si, ti conosco, non mi sei indifferente e di fatto nutro una certa stima nei tuoi riguardi“;

Il BUONGIORNO/BUONASERA (e buonanotte?): terreno minato questo. Chi di voi non si è mai sentito dire “Ehi, ma ancora mi dai del lei?” Dammi del TU, salutami con un CIAO!“…Ecco, hai toppato in pieno! Scattano le peggio scuse (che poi tanto scuse non sono!) del tipo “Ma non mi viene di darLE (ritoppato!) del TU” e così via. Un saluto questo che si relega alle persone di una certà età che perlopiù non hai mai visto in vita tua…o che hai visto, conosci, ma proprio non ti viene tutto ‘sto trasporto nel salutarle:

Il SALVE: alla maniera dei romani! Io lo uso parecchio…è una via di mezzo tra il CIAO e il BUONGIORNO/BUONASERA…e ti salva dall’essere costantemente ripetitivo usando il CIAO!

L’ARRIVEDERCI: che sa tanto di ufficio/negozio. “Arrivederci alla prossima!”. Oppure quella parolina che ti salva dall’impasse del momento tra quando entri in un negozio, ci vaghi dentro, noti che non c’è niente ed esci con quell’ARRIVEDERCI che dice tutto e non dice niente…Fiù! Salva…un’altra volta!

L’ADDIO: arriviamo al punto dolente. E’ un termine potenzialmente negativo questo…se tu saluti una persona con un addio vuol dire che, forse, non ti rivedrai per parecchio tempo…Lacrime! (Quanti film sono stati scritti con un finale simile?)
Però, pensando pensando, sono arrivata ad una conclusione potenzialmente positiva.
Quanti addii si danno a persone con le quali hai passato un’infinità di momenti allegri? Tanti!
A pensarci bene non è poi così tanto brutto salutare sapendo che hai vissuto delle giornate divertenti. Giornate di cui ti ricorderai e che potrai rivivere nei ricordi e nella realtà una volta ritrovata la persona alla quale, tempo prima, hai rivolto il tuo personale saluto…
E questi, credetemi, sono gli “addii” più belli del mondo!

Be Sociable, Share!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

Current ye@r *