Ebbene si, ho fatto la pazzia! Sono andata a Milano a vederlo…partita ieri mattina alle 6, quattro ore e mezza di macchina, giro rapido per Milano e lo spettacolo può iniziare…sì perchè, adoro il teatro e nulla mi può impedire di celebrarlo in qualsiasi modo possibile ed immaginabile. Che dire?
Categoria: wittyremark
Being Blanche and…Seven Brides for Seven Brothers (again!)
E poi c’è quell’attimo in cui si sta per aprire il sipario, quell’attimo in cui le luci si spengono, dove il silenzio pervade l’aria e l’aspettativa è palpabile. Quell’attimo in cui si trattiene il fiato prima che tutto abbia inizio…è lì, dove tutto è sospeso, che i sogni tratteggiano il loro percorso, il punto esatto dove riesco a trovare la parte più magica della vita.
No no, questo solo per dire al mondo che sono tornata a vedere Sette Spose per Sette Fratelli al Sistina con mia zia…questo il lauto bottino e la felicità di salutare personalmente la Lanfry, Flavio Montrucchio e tutto il cast…soooo happy! Cammino a tre metri da terra per una serata semplicemente perfetta!
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Being Blanche…and book covers!
Sono totalmente, amabilmente, veramente, streanuamente innamorata delle copertine dei libri…inglesi! Si, perchè quelle italiane sono davvero troppo pompose…ma vuoi mettere quelle dei libri in inglese?! Dio mio che spettacolo! Quei colori pastello, quelle scritte labili e leggere, quell’odore di carta che trasudano le pagine mentre le scorri e scopri che, sì, potresti provare anche l’ebbrezza della lettura in inglese perchè, dopotutto, qualcosa ci capisci anche te. E le copertine chiare, disegnate, delineate…quelle pagine con colori sbiaditi che promettono avventure, in lingua, che ti riepiranno le giornate e in cui ti innamorerai ancora una volta e sempre di più delle pagine, delle copertine consunte che, assieme, a quei splendidi segnalibri a calamita ti sembrano usciti da una libreria dell’ East End. Adoro i libri. Adoro l’inglese, e lo capisco. Perchè non continuare a provare quella splendida sensazione di toccare qualcosa che ti fa prudere i pollici, nell’attesa di iniziare la lettura…tenendo fra le mani quelle splendide copertine pastellate e quelle scritte leggère leggère. Uh, che strano…leggère…come il lèggere. Perchè in Italia si ha così tanto la paura di lèggere quando è una cosa così leggèra???…lo dice anche l’italiano!
Being Blanche…and the most amazing show of my life!
Qualcuno potrebbe pensare che ho seri problemi se riesco ad arrivare in un weekend a Vienna solo per sentire le Celtic Woman.
Forse è vero ma prima di dire qualsiasi cosa sfido a sentirle almeno una volta nel proprio lettore mp3, iPod, iPhone, iPad, stereo e chi più ne ha più ne metta…
Ed ora…la mia personale review del migliore show che io abbia mai visto!
Dunque dunque, partenza ore 6 del mattino di venerdì dall’Italia ed arrivo previsto intorno alle 17 a Vienna. Sopralluogo del Wiener Stadthalle per il concerto del giorno successivo, sabato 19 ottobre 2013 alle ore 20.
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Being Blanche…and the eternity!
Io ancora mi stupisco di come in mezzo a quel guazzabuglio che è diventato questo mondo ci possa essere qualcuno (me compresa) che pensa all’eterno…alla non caducità delle cose e al loro essere ben piantate e stabili nel mezzo della bufera.
La mia sarà deformazione professionale…la Storia permea tutta la mia vita e non mi dispiace pensare che fra quattro mura possa nascondersi una storia vecchia di millenni. Pensate a Roma? La città eterna. Ogni angolo, ogni sanpietrino, ogni vicolo racchiude in sé uno spaccato di mondo che è in quel modo da un’eternità. Cambiano le stagioni, le persone, i vecchi lasciano il posto ai giovani ma sai sempre che a Trastevere fanno i migliori bucatini all’amatriciana della Capitale e che, ancora, troverai a Fontana di Trevi orde di turisti pronti ad esprimere un desiderio.
Being Blanche…and rain!
Dunque.
Adoro l’acqua. Specialmente quando uno è al calduccio del suo lettino mentre fuori scoppia la bufera. Sentire le folate di vento, la pioggia che picchietta sulle persiane ed essere rintanata sotto le coperte è una sensazione stupenda.
Un po’ meno quando piove ininterrottamente da un mese e, per Giove, è il 18 maggio!
Being Blanche…and Saint Patrick’s Day!
Se c’è un giorno dell’anno in cui veramente vorrei essere da un’altra parte del globo (non che non lo sia i restanti 364 giorni) beh, quel giorno è oggi! Saint Patrick’s Day!
Il giorno di San Patrizio…in Irlanda, in un pub, con tanta musica attorno, una bella pinta di Guinness, la bella parata lungo le vie di Dublino circondata da tanta gente con i capelli rossi, le lentiggini e tanta voglia di divertirsi. Perchè l’Irlanda è così.
Non la capisci fino in fondo finchè non la visiti, non stai a contatto con la gente, non condividi i loro sogni, le loro aspettative, il loro modo di essere e la loro assoluta semplicità.
La semplicità dei fiori che trovi ad ogni angolo delle stradine tortuose che ti portano lontano…verso panorami mozzafiato, l’allegria dei pub con quel misto di odori di birra e carne appena cotta, lo stridio delle corde dei violini che suonano e suonano ancora fino a che l’adrenalina contagiosa di quelle melodie non ti arriva fin dentro le ossa, fino a che i tuoi piedi non cominciano a battere freneticamente il tempo dei reel, la malinconia dei tramonti a Connemara, quando il cielo diventa ancora più blu e si fonde, quasi scontrandosi, con il verde dell’erba di campo, le pietre rose dai venti di Black Head che ricordano i tempi passati e la struggente sensazione di felicità quando, a Galway, scrutando l’orizzonte in lontananza, vedi le isole Aran, la limpidezza silenziosa di Glendalough, uno squarcio di pacatezza tra i monti Wicklow, il gaelico e la sua ruvidezza così musicale e l’assoluta e ferma convinzione degli irlandesi che il nomignolo dato a Saint Patrick sia St. PADDY…EVER e St. PATTY…NEVER!
Being Blanche…and the most colorful life imaginable!!!
Stralci tra le pagine di un libro di vita che ha molto da raccontare…e altrettanto da sperare…
“Dai un appuntamento ad una ragazza che legge. Dai un appuntamento ad una ragazza che spende il suo denaro in libri anziché in vestiti. Lei ha problemi di spazio nell’armadio perché ha troppi libri. Dai un appuntamento ad una ragazza che ha una lista di libri che vuole leggere, che ha la tessera della biblioteca da quando aveva dodici anni.
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Being Blanche…and #ladonnadigiorgio!
Oggi mi sono imbattuta in questo articolo di Angelica Belli nella sezione Tecnologia di LaRepubblica.it. Questo l’appello :
Being Blanche…and quotes!!!
Momento topico del venerdi mattina in trasferta alla Facoltà di Veterinaria per vendita libri…
Fermo restando che mi sto gelando e comincio ad avere dei muscoli da rugbista a forza di tirare su libri, ho ancora il cervello in movimento quanto basta per ragionare con voi sulla mia (assurda e totalmente fuori dal tempo) passione per le quotes! Quelle stupendissime frasi che quei geni degli sceneggiatori ti mettono negli script dei film e che contribuiscono a rendere la vita delle giovincelle, incurabili romantiche come me, quella di un film. Quante volte sono tentata di dire “Un penny per i tuoi pensieri” (in perfetto stile melodramma anni ’50) a persone particolarmente pensierose…oppure ragionare dicendo “Now, what is all that, when you see the rest of the world passing you by paired up?”…ah battutona del bel Paul Newman a Joanne Woodward in La lunga estate calda. E che vi ha fatto Elizabeth Taylor in La gatta sul tetto che scotta quando urla il suo amore al (sempre presente) Paul Newman che le dice: “What is the victory of a cat on a hot tin roof?” Risposta: “Just staying on it, I guess, as long as she can”… THE BEST!
Ma perchè non mi vengono in mente a me quando servono???
Oppure l’intramontabile “Dimmi tutto, cocco” che un’ Olivia Newton-John, letteralmente con i pantaloni cuciti addosso, riserva ad un John Travolta trepidante in Grease!
Senza contare le altre milioni di battute che ricordo con piacere ma che evito di scrivere qui per scongiurare un post kilometrico (ma ce ne saranno altri dello stesso stile…è una promessa!)
Si…voglio vivere in un film, decisamente!
Mi resterebbe sempre la possibilità di poter dire “Sto gelando sì ma “Dopotutto, domani è un altro giorno”! 🙂