Bianco…tanto bianco. Musica, bella musica. Sorrisi. Sì, ebbene si, anche lacrime. Quell’atmosfera. Riso, una quantità che può essere catastrofica, a volte. Scatti, decisamente stupendi. Tacchi alti, la mia croce. Ballerine, la salvezza di molte. Filmati, quelli che sanno che corde devono toccare. Le corde, quelle delle chitarre e dei violini. Le note, quelle dell’organo. Gli auguri, quelli sì, tanti. Le parole, intense, piene di significato. Un tondo al dito (due per la precisione) che racchiude in sé il cerchio…quello della vita. E la sensazione che il perché di tante cose è lì, dietro l’angolo, e che l’ovvietà è fatta per essere superata…e le idee con lei.
In amore tutto è due e tutto cerca di diventare uno.
Being Blanche…and “I have it down to a fine art at this stage”
Definizione presa para para da Word Reference (un sito che consiglio a tutti quelli che come me, nonostante non facciano molta pratica con l’inglese, adorano la capacità con la quale gli idioms inglesi rendano l’idea):
have (or get) something down to a fine art: achieve a high level of skill in something through experience
“Raggiungere un elevato livello di abilità in qualcosa attraverso l’esperienza”…mmm…perfetto!
L’ho raggiunto! A forza di provare e di sbatterci la testa l’ho raggiunto… Non si nasce imparati, mai. Molti potranno aggiungere un purtroppo ma io invece sono dell’avviso che se tutti fossimo già pieni di nozioni, idee, atteggiamenti e capacità il mondo sarebbe una bella rottura. Vuoi mettere il divertimento di riuscire a creare, di capire, di raggiungere un obiettivo? Nulla ti gratifica più della fatica e della bellezza che si prova quando guardandoti indietro noti quello che sei riuscito a compiere. Da solo? Sono convinta di sì ma sono altrettanto consapevole del fatto che le esperienze, quelle che riescono a farti cambiare i punti di vista, le idee, le impressioni, i modi di fare, siano sempre all’ordine del giorno e che ci siano tante persone che contribuiscono a rendere il tuo viaggio tanto interessante. Sono altrettanto certa che non ci si debba mai cullare sugli allori, credere di aver capito tutto della vita e avere l’impressione di essere certi che la vita ti abbia ormai mostrato tutto perché, “at that stage”, c’è sempre una novità…
Leggi tutto “Being Blanche…and “I have it down to a fine art at this stage””
Being Blanche…and Auntie Mame!
Allora, premessa doverosa: in linea di massima (escluse particolari e, soprattutto M O T I V A T E eccezioni) non sono il tipo di lettrice che vorrebbe avere fra le mani i personaggi dei libri che legge…
In linea di massima sia ben chiaro… perché come ho detto prima le eccezioni sono all’ordine del giorno.
Beh, in questo caso, è più di un’eccezione quella che mi spinge a richiedere, cercare, bramare e sperare che esista al mondo una persona tanto folle quanto adorabile e stupendamente eccentricamente pazza come la simpaticissima Zia Mame! Io adoro in maniera incommensurabile quella donna…l’unica donna in grado di farmi piegare dal ridere ogni volta che mi ritrovo a leggere una delle pagine delle sue improbabili ed assurde vicende. Si, lo so, non è un personaggio reale, non lo si può toccare, non lo si può vedere se non nella propria fantasia ma vi assicuro che una volta capito il soggetto sono più che certa che la vorreste avere vicino SEMPRE, dalla mattina alla sera…un po’ come quei soprammobili che ti fissano da quando ti svegli la mattina a quando vai a dormire la sera, tipo la valigetta con relativa manetta al polso che si vede nei thriller…INDIVISIBILE dal soggetto che se la porta dietro…
Si può non amare una che può scrivere una lettera simile all’ipotetico (come ipotetica, purtroppo, è anche lei) librario che dovrebbe (a parer mio in maniera lucrosissima) vendere le sue memorie?:
Being Blanche…and meaning of names!!!
Cosa spinge i genitori di tutto il mondo a scegliere proprio quel nome per il proprio bambino???
Credo che sia uno dei misteri più imperscrutabili della mente umana…ciononostante fior fiore di studiosi continua a lambiccarcisi il cervello.
Perché scegliere Maria, invece di Francesca…Matteo invece di Alessandro?
E non mi addentro nelle varie declinazioni che un nome può o meno assumere…per quello ci pensano gli amici o i parenti che, non si sa come mai, ma hanno come divertimento maggiore quello di storpiare il nome del pargolo con qualsiasi tipo di vezzeggiativo.
Being Blanche…and mothers!
E’ una questione di imprinting…di geni.
Ma prima ancora è una questione di naso, una questione di tatto, una questione di sensazioni, di lacrime, di dolori, di gioie e di soddisfazioni.
Un insieme di pensieri, di parole – che fluiscono per una vita intera – di domande con tanti perchè, di risposte che acquistano un senso, di mani cercate, di mani trovate, di un tenersi per mano (anche quando le mani hanno, ormai, la stessa grandezza), di bisbigli nelle orecchie, di ninnananne da epoche lontane, di capelli accarezzati, di vestiti infilati (e qualche volta prestati), di confidenze ascoltate e di segreti custoditi.
Scatti di una vita condivisa, da quel primo istante.
Weiss Sein!
No, non ho scelto una brutta parola come titolo…pare che sia semplicemente Being Blanche in tedesco…bah, suona decisamente meglio nel mio maccheronico franco-inglese non c’è che dire!
Comunque, a parte le elucubrazioni mentali stile Accademia della Crusca, questo sarà il post più rapido della storia…giusto per avvisarvi che sono online le foto del mio viaggio a Berlino!
Devo dire che questa volta sono stata un po’ meno ispirata nel far le foto…non so perchè…forse non è una città che ispira lo scatto! E’ un po’ strana a dir la verità!
Innanzitutto è decisamente moderna (considerando tutto non si poteva pretendere altrimenti visto che è stata bombardata come non mai durante la II guerra mondiale) e poi boh…mi ha dato la sensazione che gli mancasse, come diceva la barzelletta, u spirito!
A parte questo, viaggio fantastico e cinque giorni di vera pacchia che mi ci volevano proprio!
Being Blanche…and day off!
Day off! Yes!
Finalmente comincia il periodo (manco tanto lungo a dire la verità) delle settimane inframmezzate da giorni liberi…25 aprile, 1 maggio e 2 giugno…vi adoro!!!
Oggi giornata di assoluta pacchia a dire la verità. Ma visto che il mio cervello si rifiuta di fermarsi anche solo un nanoattimo mi sono ritrovata a vedere un documentario di Rai Educational sul 25 aprile (la deformazione professionale da storica ha preso il sopravvento…ma mai ne potrei fare a meno!) e a spulciare un libro che avevo letto un po’ di tempo fa…Trattasi di “Leggere. Perchè i libri ci rendono migliori, più allegri e più liberi” di Corrado Augias, uno dei mostri sacri del giornalismo italiano (apriamo una lunga parentesi: sono completamente affascinata da questo giornalista da quando avevo più o meno tre anni e il suddetto conduceva Telefono Giallo sulla Rai – premetto che a quell’età non si può ricordare quasi niente e la fa da padrone il sentore di qualcosa di vissuto con confini mai ben definiti – fatto sta che ho letto tutti i suoi libri, gli ho scritto una mail che, per mia fortuna, ha ricevuto una risposta…felicità! – scriverò un post anche su questo! – e continuo a seguirlo ogni volta mi sia possibile).
Finita la lunghissima parentesi…ho riletto una frase che racchiude il senso della vita di un lettore:
Is Being Blanche a Windie???
Assolutamente YES!
Bene, fatto questo outing mi accingo a spiegare ai non addetti ai servizi cosa sia una Windie…beh, è presto detto: una fan (sfegatata aggiungo io) di Via col Vento! Oh no, se è per questo il fatto che io sia una fan sfegatata non vi autorizza a pensare che me ne vada in giro per Carnevale con i vestiti del film addosso (non mi è ancora passato per la mente a dir la verità…ma non è detto che “in vecchiaia” e con le rotelle fuori posto non mi capiti), o cucini per ogni festa comandata i famosi muffin di Tara.
Conosco le battute a memoria, quello sì, del libro e del film, anche questo è vero…e trovo che, nonostante me lo sia rivisto un numero spropositato di volte, ancora leggo delle sfumature nei dialoghi che la volta precedente avevo totalmente mancato di notare.
Oggi, in un clima di problemi a livello morale come mai l’Italia ha dovuto vedere, mi ritrovo semplicemente a sorridere di certi dialoghi che – questo sì – hanno avuto, hanno e avranno (dal mio punto di vista) il merito di rendere così palese una situazione con una sottigliezza e un’ ironia degna del miglior commediografo che ha speso la sua vita in questo mondo. Non ci credete?! Beh, provare per credere!
Being Blanche…and Frances “Fanny” Wright!
Guardando il mio blog mi stavo chiedendo chi era il soggetto che campeggia qua a lato con fare pensieroso…mi sembrava un viso conosciuto in effetti…e lo è! Almeno per me!
Trattasi di Frances “Fanny” Wright…nata a Dundee, in Scozia nel 1795. Nella sua biografia su Wikipedia sta così scritto: scrittrice socialista, femminista, abolizionista e libera pensatrice.
Mi sono messa a leggere meglio la sua storia…e mi ha colpito profondamente. Una donna che si è impegnata tutta la vita per il prossimo, per l’uguaglianza, l’antirazzismo, la parità.
Una donna che ha creduto profondamente nei suoi ideali e nella democrazia…
Una donna che aveva il coraggio di dire questo:
Being Blanche…and “tomorrow is another day”!
“Rossella O’Hara non era una bellezza;
ma raramente gli uomini se ne accorgevano, quando,
come i gemelli Tarleton,
subivano il suo fascino.”
Quanto amo questo libro??? Da uno a dieci…dieci numeri non mi bastano!
Adoro ogni singola riga, ogni singola lettera, ogni singola descrizione di quell’epoca…e sì!…ammetto che pur riconoscendo che Rossella è il personaggio più viziato, più cocciuto e, a volte, più insopportabile che si possa avere tra le mani…è anche una donna con un carattere che permette di superare qualsiasi ostacolo si palesi nella vita di un qualsiasi essere umano. Chi non vorrebbe, almeno per un attimo, avere quel coraggio? Quella voglia di vivere…a tutti i costi, sfidando le regole, percorrendo strade non battute, rincorrendo un amore…Oh si, l’adoro! I vestiti di crinoline, di taffetà, la squisita gentilezza del Sud (qui la Mitchell e soprattutto il film del 1939 non hanno considerato la schiavitù magari), alcune delle battute più belle della storia della letteratura e del cinema!