Ebbene sì, ce l’ho fatta anche io…holidays holidays holidays. Si parte, finalmente!
Però come ad ogni partenza, ad ogni capo preso, ad ogni maglietta impacchettata, ad ogni valigia chiusa resta, in fondo in fondo al cuore, quella sottospecie di malinconia. Di strana sensazione. Perché stai per partire, e sai che alla fine devi tornare. E nel mentre il mistero. Un mistero in cui il viaggio la fa da padrone, in cui le foto scattate, le sensazioni provate, faranno parte del tuo bagaglio di ricordi nei lunghi mesi invernali e nei lunghi mesi della vita. E quella sensazione che tutte le partenze hanno. La vacanza non è, stringi stringi, un limbo della propria vita? Un interruttore spento da una parte ma che, impercettibilmente, si accende nel lungo percorso che sei destinato a compiere. E allora mi chiedo: e se uno partisse non per partire ma per tornare? Per ritrovarsi. Per tentare di unire i propri puntini, migliorarsi, crescere e condividere il proprio cambiamento al ritorno con quelli che lasci a casa ma sai che sono lì sempre.